Gli abiti
Le scansioni presenti in questa pagina – realizzate e offerte da Hyphen-Group – permettono di ammirare le vesti delle confraternite a 360 gradi. Dopo aver selezionato uno degli abiti si può usare il cursore in basso per ruotare l’abito e scoprire la bellezza dei dettagli e le particolarità dei tessuti che raccontano storie di fede e tradizione.
Confraternita di San Giacomo Apostolo, Levanto
Abito in Lino bianco ricamato con foglie rosse; croce di Santiago e foglie rosse ricamate nella parte anteriore in basso; cappuccio ricamato in foglie rosse con croce di Santiago in basso al centro della parte anteriore. Maniche e taglio altezza tasche in velluto rosso. Bottoni coperti bianchi sul davanti. Abito realizzato tra il 2013 e il 2014. L’abito è una riproduzione di un abito in uso alle casacce genovesi che in origina era in colore nero e foglie gialle ricamate.
Cintura con passamaneria della fine del XIX secolo, chiusura con cartone foderato in bianco, ricamata con foglie rosse e croce di Santiago. Cingolo in rosso porpora in seta della fine del XVIII secolo. Tabarrino genovese ricamato su velluto rosso ultimo quarto del XVIII secolo/primissimi anni XIX secolo.
Confraternita di San Giacomo Apostolo (abito dei pellegrini), Levanto
Molte confraternite liguri si caratterizzano per la presenza di bambini in particolare nelle processioni, essi vengono chiamati con l’appellativo di pellegrini in quanto caratteristici, in particolare, delle confraternite di San Giacomo e San Rocco. A conferma di ciò è la presenza della capesanta ricamata nel tabarrino.
L’abito moderno si compone di una cappa bianca, con cingolo bianco e un tabarrino nero, di velluto o altro materiale, con pizzo sul collo. Anticamente le “pellegrine” portavano una ghirlanda di fiori in testa e i pellegrini un piccolo bordone. Ancora oggi la Confraternita di San Giacomo fa indossare ai più piccoli l’abito dei pellegrini in occasione della processione del 25 luglio per la Festa del Santo e in altre circostanze solenni.
Abito confraternale dell’inizio del XX secolo
Completo di cappuccio simbolico (senza fori per gli occhi) e di cordone-flagello in corda annodata come da indicazioni di San Carlo. Oltregiogo appenninico ligure-piemontese.
Confraternita della Santissima Trinità e San Giovanni Battista (Misericordia), Serravalle Scrivia
Abito tradizionale.
Confraternita della Santissima Trinità e San Giovanni Battista (Misericordia), Serravalle Scrivia
Il confratello indossa un “crocco”, strumento che permette di portare in processione croci anche di grandi dimensioni.
Arciconfraternita Madonna del Pianto sotto il titolo della Morte dal Sacco Nero, Molfetta
Abito tradizionale.
Venerabile Arciconfraternita di Misericordia e Crocione, Pisa
Abito tradizionale.
Confraternita di San Rocco, Lugano (Svizzera)
Abito antico della confraternita, prestato ad inizio Novecento per fornire un esempio per la neo-fondata confraternita di San Rocco a Prugiasco. A Lugano lo stesso abito fu dismesso ancora nella prima metà del Novecento.
Confraternita di San Rocco, Lugano (Svizzera)
Solo nel 2022 la confraternita ha adottato un nuovo abito, riprendendo il tradizionale verde con una mozzetta marrone, in onore della B. Vergine del Carmelo, la cui confraternita è unita a quella di San Rocco. Il colletto riprende quello adottato negli anni 1950 dall’arciconfraternita della Buona Morte e Orazione di Lugano.
Confraternita del S. Rosario di Aquila (Dangio), Val di Blenio, Ticino (Svizzera)
Nel caso di una doppia denominazione, l’abito dei confratelli era inquartato con due colori (di solito rosso-azzurro, SS. Sacramento-S. Rosario). Nei casi invece in cui la confraternita mariana fosse staccata da quella eucaristica, si inquartavano l’azzurro (S. Rosario, quello di Aquila-Dangio è un caso unico) o il marrone (Carmelo, presente in 5 villaggi) con il bianco.